Il Visto USA, colloquio

Avete inviato il modulo DS-160 ? Bene, stampate la ricevuta. Questo modulo è stato trasmesso alla sede consiliare che avete selezionato all’inizio e ora non è più modificabile, potete però farne uno da capo.

A questo punto non resta che fissare un appuntamento presso il consolato che avete selezionato, qui. Dovrete creare un account, inserire una nuova domanda utilizzando il codice conferma DS-160 e pagare la tariffa consolare, che non è rimborsabile (per cui si paga ad ogni colloquio) ed ammonta a 144€. Questa tariffa al momento è possibile pagarla solo tramite carta di debito o bonifico, quindi se come me avete solo una carta di credito vi tocca fare il bonifico e ci vogliono un paio di giorni prima che vi confermino la ricezione. Dovete inoltre selezionare la modalità di ritiro del passaporto, potete scegliere un punto di ritiro DHL (io ho scelto l’aeroporto di Ancona) oppure farlo arrivare direttamente a casa con una piccola spesa e qualche giorno in più.

E’ il momento di preparare tutto l’occorrente che vi servirà al colloquio. Per prima cosa non vi sarà possibile entrare con zainetto o quant’altro, quindi portate solo i fogli in una cartellina. Precisamente dovrete portare:

  • Passaporto
  • Pagina di Conferma DS-160
  • Modulo DS-2019 originale
  • Fototessera che abbia questi requisiti (meglio andare da un fotografo), dovete portarla anche se avete già fatto l’upload sul modulo DS-160.
  • Ricevuta del pagamento SEVIS

Questi sono i soli documenti obbligatori, se manca anche solo uno di questi verrete rimbalzati e dovrete fissare un nuovo appuntamento (e pare nuovamente la tariffa consolare). Oltre a questi è consigliabile portare documenti che attestino la disponibilità economica e i forti legami con il vostro paese (devono essere certi che finito il periodo ritornate a casa), questi possono essere:

  • Stato di famiglia
  • Visure catastali se avete immobili di vostra proprietà
  • Libretto della macchina se ne avete una
  • Estratti conti bancari
  • Curriculum vitae
  • Certificato del vostro status di dottorando

Questi sono quelli che ho portato io, ma in realtà non me li hanno neanche chiesti! Probabilmente perchè dal DS-2019 risultava che ero finanziato dalla mia università, unito al fatto che sarei rimasto solo 3 mesi. A questo punto siete pronti per il colloquio! A Milano il consolato si trova in via Principe Amedeo, proprio nello stesso palazzo di Radio 105. L’ingresso è su un fianco e si entra a gruppi in base all’orario, si formerà la fila di tutti quelli che hanno il vostro orario di ingresso (può entrare solo chi è in lista, quindi nessun accompagnatore). A questo punto si viene chiamati 3 alla volta, vi fanno estrarre tutto dalle tasche (non potrete rimettere le mani in tasca finchè non avrete passato i controlli..) e vi danno una cassettina per mettere tutto (siete ancora fuori dal palazzo). Si entra uno alla volta nel palazzo, viene controllato il passaporto e si passano i controlli come in aeroporto, si mette la cassettina in un locker e vi danno la chiave, riprenderete tutto all’uscita.. con voi rimangono solo i documenti di cui sopra. Come vi dicevo non portate zaini o roba del genere, perchè i locker sono 10*10cm circa.. ci vanno giusto portafogli, cellulare e poco altro!

Salite al settimo piano, vi accoglie una ragazza che vi fa prendere un numeretto e accomodare, come se foste alle poste. Ci sono 4 sportelli e un monitor che indica i numeri. Verrete chiamati tre volte in sportelli diversi, sempre con lo stesso numero. Una prima volta per la consegna dei documenti obbligatori, una seconda per le impronte digitali e la terza per il colloquio vero e proprio. Nel mio caso una simpatica signora americana mi ha semplicemente chiesto cosa facessi in Italia, cosa avrei fatto ad Orlando e per quanto tempo, per poi concedermi il visto, ma sentendo quelli prima di me venivano fatte domande più approfondite ed è qui che si possono mostrare i documenti facoltativi. Ricordate che nonostante siate arrivati a questo punto al funzionario dell’intervista resta l’ultima parola, e i visti vengono anche negati! Diciamo che se siete finanziati dalla vostra università e il periodo non è lunghissimo, per un j-1 dovreste dormire sonni tranquilli.

A questo punto è fatta, nel giro di 3 giorni avrete il vostro passaporto con sopra il visto! Vi riconsegnano tutti i documenti tranne il passaporto e appongono firma e timbro sul DS-2019, che dovrete portare con voi negli USA e sarà il documento più importante per tutta la vostra permanenza! Nel giro di un’oretta dovreste esser fuori.

Il Visto USA, modulo DS-160

Nell’ultima puntata avevate ricevuto la mail dal vostro immigration advisor dove vi confermava l’invio del plico con il DS-2019 e vi indicava il SEVIS ID.

Bene, a questo punto va pagata la tassa SEVIS, ma prima siccome sicuramente ve lo starete chiedendo alcune precisazioni:

NON acquistate niente che non sia rimborsabile finchè non avrete in mano il passaporto con il visto! Vale a dire in questa fase non acquistate nè biglietto aereo, nè assicurazione sanitaria e neanche prenotate l’alloggio.

La tassa SEVIS si paga qui: http://www.fmjfee.com/ ed ammonta al momento a 220$ (aumentata proprio da poco, prima erano 180$), va pagata almeno 3 giorni prima del colloquio in consolato, per dar modo di essere registrata nel sistema.

A questo punto potete iniziare a compilare il modulo DS-160, fate attenzione nella compilazione del modulo perchè tutto quello che mettete deve corrispondere a ciò che è indicato nel modulo DS-2019 e a ciò che direte al colloquio. Non è modificabile una volta inviato, ma è possibile completarlo in più step salvandolo e rivedendolo prima dell’invio. Tale modulo si compila qui: https://ceac.state.gov/genniv/. All’inizio vi verrà chiesto di indicare la sede consolare nella quale poi svolgerete il colloquio, sebbene in teoria dovrebbe essere possibile poi cambiarla (come riportato qui) non sono riuscito ad ottenere una risposta definitiva neanche telefonando al consolato (avevo scelto Milano ma volevo poi cambiarla in Roma), quindi per sicurezza scegliete bene fin dall’inizio (io alla fine sono andato a Milano per non ricompilare il modulo da capo). Per farvi un’idea dei tempi di attesa guardate qui.

Io il colloquio l’ho fatto a Milano, i tempi di attesa erano di circa 10 giorni nel mio caso, c’erano appuntamenti anche dopo 3 giorni a Napoli volendo.

Ma torniamo al DS-160, vi faranno un sacco di domande, per cui armatevi di pazienza e rispondete a tutto con calma. Vi faranno domande personali ma anche relative ai vostri genitori e vi chiederanno i contatti (con tanto di dati anagrafici) di due persone che possano garantire per voi (io ho inserito il mio tutor e un suo collaboratore), qui trovate una guida passo-passo.

Il Visto USA, modulo DS-2019

Ricapitolando… vi sto scrivendo dalla University of Central Florida, dove mi trovo per un periodo di 3 mesi come visiting PhD, direttamente dall’Università Politecnica delle Marche.

Avete regolare invito dalla vostra università americana preferita, non penserete mica che possiate prendere e partire !? Per gli USA, siccome non andate a fare i turisti, vi servirà un visto, nella fattispecie un visto J-1 che è la categoria “scambi culturali”. So che state già pensando di andare con l’ESTA (il visto turistico) perchè tanto state meno di 90 giorni.. scordatevelo! Sarà proprio l’università ospitante ad opporsi a questa cosa, perchè si tratta una cosa illegale e in caso di controllo, se veniste beccati in un laboratorio a fare ricerca, passerebbero dei guai (oltre al fatto che li passerete anche voi). Quindi serve un visto, tempi non immediati! Il caso di cui vi sto parlando è quello in cui vi finanzierete da soli (che è anche il più comune), la mia università ad esempio aumenta la borsa del 50% per i periodi trascorsi all’estero e rimborsa alcune spese.

Il primo passo è ottenere un modulo DS-2019 dall’università ospitante, ovviamente in tutte le università americane sanno già come farlo. Questo modulo vi verrà spedito a casa in originale tramite corriere espresso ed è fondamentale per poi ottenere il visto.

Generalmente qualcuno dello staff del dipartimento dove andrete è delegato all’avvio della procedura di ottenimento del DS-2019. Per farvi ottenere questo modulo vi chiederà:

  • Documentazione finanziaria: dovete attestare di avere sufficienti fondi per coprire l’intero periodo, circa 1500$ al mese. Io mandai un certificato in inglese della mia università dove si attesta il mio periodo di dottorato, l’importo della borsa e che questa viene incrementata nei periodi all’estero (all’UNIVPM lo fa in carta bollata la ripartizione di dottorato).
  • Documentazione del livello di Inglese: accettano solo il TOEFL oltre un certo punteggio, ma se non lo avete in alternativa va bene anche una lettera firmata dal vostro stesso tutor dove si attesta che il vostro livello è comunque quello (io per la UCF ho fatto così).
  • Curriculum e passaporto

Nel mio caso la procedura è stata avviata in un paio di giorni, dopo aver fatto richiesta via mail.

Una volta che avviano la procedura, la palla passa in mano ad un immigration advisor che vi seguirà per tutto il periodo. Per me ha impiegato circa un mese ad approvare il DS-2019. A quel punto lo spediscono a casa con corriere espresso e in due giorni lavorativi ce l’avete in mano. Prima di spedirvelo vi confermerà via mail l’approvazione indicandovi il SEVIS number e il program number dell’università. Con questi dati potete già passare al capitolo successivo senza aspettare che vi arrivi a casa il malloppo..

Visiting PhD in US

Dopo aver aquistato il dominio ormai qualche anno fa, ho pensato che fosse arrivato il momento di inizare a scrivere qualcosa su questo blog, questo che leggete è infatti il primissimo post, e vi arriva pensate un po’.. dalla Florida!

Come dovreste sapere una delle possibilità che offre un dottorato di ricerca è quella del visiting, cioè trascorrere un periodo di alcuni mesi presso un’università estera. Questo post vi arriva proprio da un visiting a Orlando!

Precisamente mi trovo al Center For Research in Computer Vision della University of Central Florida.

Siccome la procedura è stata abbastanza macchinosa, voglio raccogliervi in questo e nei prossimi post un po’ di informazioni che potrebbero tornarvi utili.

Tutti i visiting partono dall’invito dell’università che vi ospiterà, per cui cominciate a cercare online, trovate posti interessanti e contatteli chiedendo di poter fare un periodo da loro. Se accettano siete già ad un buonissimo punto.

Fare un visiting in europa è certamente la via più semplice, non avrete molte cose a cui pensare e sarete un po’ come a casa, il giorno seguente potreste già partire! Ben diverso è il discorso USA come vedremo nei prossimi post!